Adriano Celentano
Spettabile signore
Spettabile Signore, è tanto tempo che io volevo scriverti
Lo faccio solo adesso, ma io spero che mi leggerai lo stesso
“Morire d’amore” sono parole che son solo da pellicola
Eppure, Signore, c’è forse ancora chi d’amore ci muore
Eppure amarsi
Riavvicinarsi
È un passo breve
Come la neve
Eppure il cielo
Non basta mai
Azzurro e nero, azzurro e nero, azzurro e nero
Quanto ne vuoi
La fame, la sete, un desiderio in più
Di essere libero
La guerra e la pace e ancora la voglia di
Odiarsi un po'
L’anarchico, il prete e le promesse di Mister Lucifero
La morte, la vita e la partita chi, chi la vincerà?
Se puoi far qualcosa anche per chi da te non se lo merita
Vuol dire che hai letto, vuol dire che rispondi di già
Eppure amarsi
Riavvicinarsi
È un passo breve
Come la neve
Eppure il cielo
Non basta mai
Azzurro e nero, azzurro e nero, azzurro e nero
Quanto ne vuoi
Ho quasi finito, ma però potrei scrivere per secoli
Ma hai certo capito, anche se scrivo con semplicità
E scusa gli errori e la calligrafia non troppo limpida
Ma mi trema la mano come un bambino
Il tuo Adriano