Adriano Celentano
Disse
Disse
Quel giorno sul monte:
"Mio Padre e' il Padrone
Di tulle le cose
E' inutile che voi
Vi affanniate
A volere comprare
Con l'oro la gioia
E voler diventare
I primi del mondo
Per poi far luccicar
I vostri brillanti
Sul volto di chi
Di chi muore di fame
Di chi muore di fame
Di chi muore di fame

Cosa serve possedere
Nche tutta la terra
Anche tutta la terra
Se poi della tua vita
Il padronenon sei
Neanche solo di una dei capelli
Che tu porti in testa
Perche' anche di quelli
Un giorno dovrai
Render conto a mio Padre
Che e il Padrone di tutto
Di tutte le cose"
Hoo!... hoo!...
Hoo!... hoo!...
Disse:
"Voi ricchi pensate
Di avere ogni cosa
E vi vantate
Che niente vi manca
Ma non sapete
Che miserabili
E meschini voi siete
Siete poveri e ciechi
E piu' nudi dei vermi
Ma se alcuno di voi
La mia voce udira'
Perche' dietro alla porta picchio
E lui mi aprira'
Entrero' per cenare
Per cenare con lui
Affinche' quand'egli bussera'
Alla Casa del Padre mio
Il Padrone non scordi
Di colui che mi apri
E lo lasci fuori dalla Porta
Perche' egli non veda
Lo splendore celeste
Dova mai morira'
Dova mai morira'
Dova mai morira'
Hoo!... hoo!...
Hoo!... hoo!...
Hoo!... hoo!...
Hoo!... hoo!...
......