Adriano Celentano
Solo
Limone e zucchero fa blu
E di aspettarti non ne mangio più
Arrivederci a un altro amore

Di madreperla e nostalgia
In questo letto fatto a Lombardia
Il giorno muore troppo piano

Solo come un deltaplano, come un manichino
Solo sulla strada umida di pioggia
Solo sulla spiaggia di conchiglie addormentate
Figlie dell’estate e il sole

E il sole non riscalda più
Ma avere tutto non si può
È dura da mandare giù
L’amore è già lontano

Solo come un deltaplano verso l’infinito
Solo come un dito, troppo solo

E passa come un’onda rock
L’effetto di rimando di uno shock
Ma è solamente un dispiacere

E puoi spogliarti in libertà
Di mozziconi, di sessualità
Con la paura d’esser
Solo come un deltaplano
Come un “assolo” triste di violino
Solo a primavera, solo quando si fa sera
Solo e disperato ad addentare l’atmosfera

E il sole non riscalda più
E ormai digiuno son di te
Per questo conto fino a tre
Per perderti più piano

Solo come un deltaplano verso l’infinito
Dove mi hai lasciato troppo solo

E il sole non riscalda più
E ormai digiuno son di te
Per questo conto fino a tre
Per perderti più piano

Solo come un deltaplano
Come un pescatore addormentato
Con la canna in mano
Solo come il matto del villaggio
Con la solitudine che in fondo fa coraggio
Solo come questo amore immenso
Che mi fa sognare ancora nuvole d’incenso