Adriano Celentano
L’arcobaleno
Io son partito poi così d'improvviso
Che non ho avuto il tempo di salutare
L'istante è breve, ancora più breve
Se c'è una luce che trafigge il tuo cuore
L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore
Può darsi un giorno ti riesca a toccare
Con i colori si può cancellare
Il più avvilente e desolante squallore
Son diventato, sai, il tramonto di sera
E parlo come le foglie d'aprile
E vibro dentro ad ogni voce sincera
E con gli uccelli vivo un canto sottile
Il mio discorso più bello e più denso
Esprime con il silenzio il suo senso
Io quante cose non avevo capito
Che sono chiare come stelle cadenti
E devo dirti che è un piacere infinito
Portare queste mie valige pesanti
Mi manchi tanto, amico caro, davvero
E tante cose son rimaste da dire
Ascolta sempre e solo musica vera
E cerca sempre, se puoi, di capire!
Son diventato, sai, il tramonto di sera
E parlo come le foglie d'aprile
E vibro dentro ad ogni voce sincera
E con gli uccelli vivo un canto sottile
Il mio discorso più bello e più denso
Esprime con il silenzio il suo senso
Mi manchi tanto, amico caro, davvero
E tante cose son rimaste da dire
Ascolta sempre e solo musica vera
E cerca sempre, se puoi, di capire!
Ascolta sempre e solo musica vera
E cerca sempre, se puoi, di capire!
Ascolta sempre e solo musica vera
E cerca sempre, se puoi, di capire...