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👉 Join the Affiliate Program Now Già in Parmenide Lei è più di una visione mitica: è la forza costrittiva della nuova logica che limita, l'essere definito finito unico e fermo, fuori dal tempo e quindi eterno, dalla tautologia. L'essere è e non può non essere: la sua teoria, il fondamento della futura ontologia, nega con il tempo ogni mutamento come un'apparenza alla quale i sensi ci stanno trattenendo. Mentre per Eraclito la pluralità è un divenire dominato dal Logos e quindi tutto è un'unità , fuoco per l'eternità , si spegne e accende regolarmente, tra un'opposto e l'altro diveniente. Niente scappa, ogni ente dipende dal fato che in Eraclito ha valenza densa e mai astratta, mentre in Sofocle soffoca i personaggi, i quali soffrono senza scelta per i destini tragici. L'analisi diviene antropocentrica, come Gorgia che gioca con la sua logica negando l'empietà di Elena avvelenata dalla retorica; non ha colpa: la guerra di Troia ha una necessità storica. Il male volontario è la questione che anche Socrate pone: egli afferma che la conoscenza del bene purifica l'azione e che chi fa del male non ha scelta poichè ignora la strada migliore. Ancora la morale è il motore, per la quale Aristotele il professore vede la necessità come un problema, infatti se chi sbaglia non ha colpa non avrebbe senso l'esistenza della pena; non risolse con il suo sistema, mentre Epicuro fu il più buddhista, rinnegò Ananke ma come ogni dogma che rattrista, parlò di atarassia come armonia selettiva, seguiva solo i piaceri fondamentali come asseriva nella sua lettera a Meneceo, mentre la corrente nata dal concetto di Logos eracliteo fu lo stoicismo fedele ad Ananke, convinto che il destino guida chi lo accetta e trascina chi è riluttante, la ragione è fonte di ogni soluzione come l'apatia e il dominio sopra ogni passione. Solo un uomo colse il carattere regressivo della civiltà ritornando alla semplicità , come un cane soddisfava in pubblico le sue necessità , oltre le abitudini come la proprietà , egli più che parlare era una verità : Diogene, il Socrate impazzito