Lucio Dalla
Notte
[Testo di "Notte"]

Notte sempre uguale, senza chitarra, da fine carnevale
Liscia come un mare d'olio, scura come la rosa di uno scoglio
Notte bianca come il vestito di una sposa
In leggera discesa, così che il corridore stanco si riposa

Dura da masticare, a pezzi fra i denti, notte da sputare
Così noiosa che si addormenta sul divano e mi viene addosso
Notte fredda come la mano della morte
Che prende il cuore mio e poi lo butta là in un fosso

Secca come la testa di una noce, notte senza più voce
Misteriosa, da capo indiano che, col suo cavallo veloce, mi parla da un monte lontano
Notte di Praga con forti odori di guerra
Da passare volando a pochi centimetri sul grano della mia terra terra, terra, terra

Terra non più mia, da quando quella notte sei andata via
Notte povera e provocante che da dà fare in due, tenendosi per mano
Notte che stai finendo lontano, portata via dal rumore di chissà quale aeroplano
Notte, notte, notte