Marracash
Bastavano Le Briciole
[Testo di "Bastavano Le Briciole"]

[Strofa 1]
Quando rubarono il camion a mio padre, ci rimasi male
Ce l'ho impresso, non l'avevo mai visto depresso
Stavamo in centro, casa di ringhiera, piena di immigrati
Senza i sanitari, uscivo per andare al cesso
Per un po' restò disoccupato
Stava al bar sotto casa coi Campari a tenersi occupato
Faceva briscole coi paesani
Con gli occhi rossi per il fumo e gli amari
Io ero alle elementari
Ed ero in classe coi bimbi fortunati
Coi dindi nei salvadanai e i genitori educati
E io, fra', stavo coi figli d'immigrati, coi figli di operai
Mi vergognavo, i miei erano ignoranti
Mi vergognavo del dialetto
E mi prendevo con gli altri al parchetto
Se le prendevo, lui mi dava il resto
A darmele era sempre mia madre
Io fingevo, ma in realtà a quell'età ormai già non mi faceva male

[Ritornello]
Thermos di caffè, sei valigie in tre
So che non potrò scordarlo mai
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
Oh, qualche estate fa, salutavo i fra'
E da giugno a settembre ero lì
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
[Strofa 2]
Nessuno pagava un cazzo nel mio palazzo e ci arrivò lo sfratto
E su mia madre ebbe un brutto impatto
Era venuta a Milano sognando una casa privata
E ora stava alla Barona dietro una risaia
E io diventai grande in un lampo
Perché alle medie volavano sedie
E le bestemmie coi pugni sul banco
E ognuno si prendeva ciò che non aveva
L'aria tesa per due sguardi
Il pretesto, la scusa: "C'hai moneta?"
No, e poi facevi a pugni
Scappare è da conigli
Le sigarette, biciclette, motorini
Poi la sera coi più grandi ascoltavamo le imprese dei miti
E imparavamo ad odiare gli sbirri
E nel quartiere non hai niente, ma hai i veri amici
Non possedere ti rallenta, ma puoi riuscirci
Ed ogni anno andavo sempre in ferie giù in Sicilia
In Uno diesel, solo allora rivedevo mio padre felice

[Ritornello]
Thermos di caffè, sei valigie in tre
So che non potrò scordarlo mai
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
Oh, qualche estate fa, salutavo i fra'
E da giugno a settembre ero lì
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
[Strofa 3]
Erano gli anni Novanta, Milano era un'altra
Lì ho capito già che i miei non ce l'avevano fatta
E la scuola era una pacchia, iscritto all'ITIS
Eravamo veri animali, veri esauriti
Ed un paio d'anni ce li persi lo stesso, cazzate in strada
Appresso ad altri quattro scappati di casa
Scappati non si intende letteralmente
A casa non mi è mai mancato né l'affetto né niente
Se dai poveri ho imparato a fare i contanti
Dai ricchi, poi, a reinvestirli e farne altri
E dai poveri a parlare come mangi
Ma è dai ricchi che ho imparato a scegliere i ristoranti
Ed io e i miei non siamo mai stati uguali
Chissà com'è che pensavo che non aveste niente da insegnarmi
Sono cresciuto senza mai accontentarmi
Chissà com'è che ora non trovo il modo per ringraziarvi

[Ritornello]
Thermos di caffè, sei valigie in tre
So che non potrò scordarlo mai
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
Oh, qualche estate fa, salutavo i fra'
E da giugno a settembre ero lì
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)
Bastavano le briciole
(Andavo giù in Sicilia in Uno diesel)