Nomadi
Canto d’amore
C'era una volta, tanto tempo fa
Nel regno sperduto della felicità
Tra limpide acque di lago fatato
Tra salice e canne un cigno malato

Stanco e malato, per anni era stato
Il re incontrastato del lago incantato
A tutti porgeva un po' del suo amore
Tra fiori di loto e di cigni in fiore

Stanco, malato, ma ancora felice
Al calar del sole tra un coro di rane
Con voce velata e piena di rimpianto
Porgeva al vento un canto d'amor

Sera d'autunno, tanto tempo fa
Nel regno sperduto della felicità
Tra salici e canne, un uomo è arrivato
Il cigno malato è ora spirato

Cadon le foglie, il salice piange
Il dolce nirvana ha chiuso le braccia
Un coro di rane innalza nell'aria
Con breve rimpianto un canto d'amore