Francesco De Gregori
Capo d’Africa
Capo d'Africa stanotte
Si parte e si va via
Lontani quel tanto che basta
Per guadagnarsi la nostalgia
Stanotte notte bianca
Che nessuno la può dormire
C'è qualcosa che ci manca
Che non sappiamo definire
Notte bianca, notte strana
Con la riva che si allontana
Capo d'Africa è la voce
Di una donna che ci ama
E che abbiamo abbandonato
In un grande appartamento
Ci ha lasciati per un bacio
Per uno stupido tradimento
Capo d'Africa è un dolore
È la fine della luna
Sulla nave ci sta chi fuma
Mentre passano le prime ore
Ed i giorni, i mesi e gli anni
Come perle e diamanti di vetro
Come orrori commessi da giovani
Che vorremmo lasciarci dietro
Come libri lasciati cadere
All'inizio della metà
O come un fratello dimenticato
Che vive in un'altra città
Capo d'Africa per favore
Non farci morire d'amore
Se possibile facci sognare
Con il ritmo di questo motore
Una spiaggia tranquilla
Una terra promessa
L'inferno e il Paradiso
Dove un giorno potremmo sbarcare
A cavallo di un nuovo sorriso
E fumare a mezzogiorno
Con il cuore che batte leggero
E guardare la vita che è intorno
Dove la vita è bella davvero