Elias Sahlin
Flower
[Strofa 1]

Tu mi chiami, mi parli, ma cosa vorresti sentire?
Che non sciogli quei nodi, mi parli dei vuoti che non sai riempire
Veleno e antidoto, linea sottile
Potremo vedere aldilà del confine
Se il mondo mi lascia dormire
L'amore rilascia tossine, noi tocchiamo il fondo con stile
Fin quando non ti perdi nei miei lineamenti
Noi seduti sopra i divanetti, mi rammenti, di attimi frammenti, di animi già spenti, giramenti
Dentro questa stanza buia
Quando in sala cala già la luna
Scelgo tra caso, fato e fortuna
In questo caso questo è ciò che ci accomuna
Tu come mi definisci?
Come preferisci, io pregi e vizi
L'aria che respiri se sali di quota
La caduta inevitabile nei precipizi
Nella mia città si lotta per avere spazio
In volo sulle strade, non si applaude all'atterraggio
Se è il tuo cuore che ti guida, segui ciò che indica
Spogliati delle paure, mai sarai più intima
Come fiori nella sabbia mi distinguerò
Nessuno che sappia il mio destino

[Ritornello]
Sulla soglia coi blue jeans
Accendi le luci, non serve che fuggi
Ma se in caso poi avessi dei dubbi
Riempi la bocca di insulti
Ciò che dici è già oro che luccica
Tutto si illumina, dentro la stanza noi siamo la musica
Chiudi la porta, che importa
Se non ci muoviamo mai più di qua
Cerco la strada di casa
Tocca scegliere, ho più alternative
Non rimane che mettere in pausa
E vedere il mondo che sorride
Quanto costa farci male
Non saper rimarginare
Sarò dolce quando piangi sale

[Strofa 2]

Sempre uguali come articoli prodotti in serie
Fuori luogo come bici sopra un marciapiede
Tutto quest'odio solamente per volerci bene
In equilibrio tra quello che ci sbilancia e ci sostiene
Il tempo ci consuma come sigarette
Lo perdiamo per contare quello rimanente
Solo guai, volo dai sogni che non ho raggiunto, è bianco e nero tutto ciò che colorai
Mi racconti la tua vita in sei minuti d'audio
Gli stessi in cui facciamo la condensa in auto
Noi che litighiamo in santa pace
Anche se per i sogni manca il budget
Zero voglia di esser giudicati
Immergi nella soia gli uramaki
Di mentire non siam più capaci
Ci fai caso? Non è il caso a farci
Guarda quanto siamo indaffarati
In una vasca da quaranta gradi
Come fiori nella sabbia sarò in superficie
Intorno a me niente che mi convince
[Ritornello]

Sulla soglia coi blue jeans
Accendi le luci, non serve che fuggi
Ma se in caso poi avessi dei dubbi
Riempi la bocca di insulti
Ciò che dici è già oro che luccica
Tutto si illumina, dentro la stanza noi siamo la musica
Chiudi la porta, che importa
Se non ci muoviamo mai più di qua
Cerco la strada di casa
Tocca scegliere, ho più alternative
Non rimane che mettere in pausa
E vedere il mondo che sorride
Quanto costa farci male
Non saper rimarginare
Sarò dolce quando piangi sale