Loredana Bertè
Ufficialmente dispersi
Serenamente ti scrivo da un tavolo perso
Giù in fondo all'estate
E non c’è un'anima viva
Che col suo cappello o con gli occhi
Mi spolveri un po’
C’è un sole da tropico
E sono giorni distanti
Apertamente ammetto che ho perso le vele
E il diario di bordo
E il mondo è sempre più sordo
Ma in questa casa con mille finestre di mio
Ho un po' di confidenza con Dio
Che qui vola basso e siamo
Ufficialmente dispersi
Sbandati di cuore malati, di sogni diversi
In cerca di altri discorsi
Ufficialmente dispersi
Lontani da un mondo e dal suo meccanismo perverso
Di verità capovolte
Di uomini vuoti, di giorni da lupi e follia
È meglio, amico, andarsene via!
Com’è diverso!
Anche il dolore qui fiorisce in fiori di pesco
E dove potrebbe andare?
Ha un solo padrone e
Se vuole, la mia compagnia
Si veste da preghiera o va via
E con un calcio nel culo
Del mio cuore di mulo... ma, tu
Gentilmente, vedi che a chi, lo sai bene
Non manchi niente
Specialmente la sera
Ognuno si sceglie la strada e cammina da sé
Ti prego, non parlare di me
La verità in ogni senso è che siamo
Ufficialmente dispersi
Sbandati di cuore, malati di sogni diversi
È già qualcosa salvarsi
Ufficialmente dispersi
Da quando i telefoni suonano un po' meno spesso
La sera naviga sola
Ma il sole è più amaro, comunque più chiaro e così...
Adesso vedo tutto da qui, e così...
Adesso vedo tutto da qui, e così...
Adesso vedo tutto da qui, e così...
Adesso vedo tutto da qui