Loredana Bertè
Condominio N. 10
E mi alzo alla mattina
Dietro uno stupido caffè
E mi sento una cretina
Anche oggi di corvè
Mi confondo dentro a un sogno
Che oramai non torna più
Una bella casa al mare
Ora! Nel profondo sud
Ma perché, perché
Non si può tornare indietro?
Ma perché, perché
Questa vita è come un treno?
Un martello alla mattina
Fiamma ossidrica alle 3
Il morale giù in cantina
Standard tipico "Bertè"
Si fa strada un sentimento
E a una signora non fa onore
Prendere a calci quel coglione
Del mio amministratore
Ma perché, perché
Non si può tornare indietro?
Ma perché, perché
Questa vita è come un treno?
Lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare... davvero...
Lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare... davvero...
E mi alzo alla mattina
E spero che non ci sia più
L'ufficiale giudiziario
Che mi fa sentire giù
E ripenso alla mia vita
Con la certezza che
Tutto questo cambierà
Ma che da me dipenderà
Ma perché, perché
Non si può tornare indietro?
Ma perché, perché
Questa vita è come un treno?
E lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare... davvero...
Lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare... davvero...
Dalle 8 di mattina
Fino all'ora del tramonto (davvero)
Mi nascondo dietro al buio
Dietro al buio più profondo
Lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare... davvero...
La direzione della banca
Dice non la faccio franca
Lo manda a dire il direttore
Con un fax a colazione
E così sono due anni
Dice faccio solo danni
Che mi trovo sempre a corto
E che mi dà un codice rosso
Tutta colpa di uno "Zero"
E se ancora non lavoro
Ma non gliene frega niente
Niente, che è incazzato nero
Nero! Nero! Nero! Nero! Nero! Vero...
Lasciami stare... davvero...
Lasciami stare... davvero...
Lasciami stare... davvero...
Lasciami stare... davvero...
Lasciami stare... davvero...
Lasciami stare... davvero...
Lasciami stare...