Antonello Venditti
Lo stambecco ferito
La troupe del fuggiasco stasera ha cambiato la scena
Sulla neve e sul fango lentamente arrancano piano
E si lasciano indietro, ridendo, la ricca Milano
Carovana di gente da circo sbandata davanti alla nebbia
Io lo spio mentre il vino mi gonfia le vene
E il fucile imbracciato, aspetto stambecchi

E un cavallo pezzato di nero compare nel buio
Tocca a lui, innocente, di aprire la lunga teoria
E la donna biondissima e nuda che cammina di fianco
Non c’è dubbio, è la sua segretaria
Che porta sulla schiena bianchissima delle autofatture

Lei amava il Marchese ancor prima di fargli da schiava
E due negri in livrea celestina le frustano il seno
Poi due fari al limone attraversano il buio
E una luce azzurrina sul tetto che gira
Fa capire al mio scarso vedere che è una pantera della polizia

E poi dietro una fila interrotta di un solo rumore
Sono uomini e spazzaneve della stradale
Poi di colpo mi vedo sbucare una “Rolls” tutta bianca
Con i vetri appannati da una pallida ombra di cielo
E lo vedo finalmente quel sigaro nero che brilla
“È lui lo stambecco ferito che stavo cercando”
Le racchette da tennis, confuse dietro al sedile
E i suoi occhiali da sole comprati sulla Costa Smeralda
Tra il soffitto e la pelle del tetto, quaranta miliardi di lire
Che le mucche domani tranquille potranno mangiare
Le bottiglie di whisky, ricordo di orge lontane
Aspettano di essere aperte dal loro padrone
“Industriale ammazza la moglie e poi fugge lontano”
E due fabbriche chiuse in Calabria aspettano il pane
“La polizia, malgrado gli sforzi Ha perso le tracce”
Io li vedo passare davanti, intontito dal freddo

Le sue mazze da golf risplendono al sole
Quando lui si riaccende quel sigaro tanto temuto
Quaranta miliardi di lire nascosti tra l’acciaio e la pelle del tetto
Venderà le sue tazze da cesso in Cina o in Giappone
Dopo aver liberato per noia la bionda compagna
E suo figlio? E suo figlio girerà come un biglietto da mille i college inglesi
Rivedrà suo papino sulla foto di qualche giornale
Ed il vino ed il sangue mi sale alla testa, non voglio sparare
E le lacrime confondono il cuore dal proprio dovere
“Dov’è andato, dov’è andato il coraggio spavaldo di un bracconiere?”

La pietà mi fa dire di no a un leone che fugge
II grilletto è bloccato dal ghiaccio, non voglio vedere
Uno sparo riecheggia tremante per tutta la valle
“Polizia uccide cacciatore di frodo sulla terra comasca”
Lo stambecco felice e ubriaco vola lontano
E la nebbia delusa e sconfitta se ne va... piano, piano