Lucio Battisti
La metro eccetera
[Testo di "La metro eccetera"]
[Strofa 1]
La metro dei riflessi
Gli sguardi verso il vetro
Gli appositi sostegni verticali
Le mani che fatali li discendono
E quelli orizzontali
In alto i polsi e gli orologi
Viaggiano da soli
[Ritornello 1]
La metro, i seduti di fronte
Sono semplicemente gli avanzati
Dal viaggio precedente
Che andava dove vanno
Tutti i presentimenti, eccetera
[Strofa 2]
In un soffio di porta fa l'ingresso
La bella incatenata a testa alta
Invece i viaggiatori sono entrati
Col capo chino e l'umiltà dei frati
[Ritornello 2]
Bella incatenata dai suoi stessi ormeggi:
La cinghia della borsa
E stringhe mosce e fasce di camoscio e stratagemmi
Dei morbidi tormenti d'organzino
Si fa la trigonometria nei finestrini
Corrispondenti agli occhi alessandrini
Di lei che guarda fissa
Un suo sussulto fuso nel vetro
Che le ricorda tanto un suo sussulto
[Strofa 3]
La metro piomba nella galleria
Come un eccetera eccetera
Che continua, tremante veranda di lettura
Da un attico mittente, tutta giù a fendente
[Ritornello 3]
E più di tutti i giornali e i giornaletti
Ha successo una scritta:
"In caso di necessità rompere il vetro
E tutti i trasgressori saranno eccetera"
La metro si avvicina
Alla stazione prossima e rallenta
[Strofa 4]
I posti a sedere
Ad occhio e croce: diciamo trentasei
Le scale sono mobili, ma le pareti no
E fermi i corridoi, la folla passa e sale
[Ritornello 4]
La metro accelera, eccetera, eccetera
E puntini di sospensione