[Testo di "I ritorni"]
E da quel punto in poi
Sentimmo sotto di noi
Svolgersi il sentimento
Largo e intento
Ad una tutta sua meditazione
Non curante
Che sopra la sua pelle si ballasse
Le foglie coi barattoli, le casse
Con i tronchi senza cuore
E lo scandaglio calava dalle prore
Poi ritornava su
Chiedendosi: "Perché, perché il ritorno?"
È sempre per prova che
Sulle labbra torna
La parola "amore"
Per prove d'esercizio
Perché si sa che poi non si sa mai
Che potrebbe tornare utile
Tornare, per raccontare
Il furore e il gelo
Delle notti aurore
Bianca e assai provata
Scampata per un pelo
Per poter ritornare
Come dalle crociate a un futile
Sopravvissuto a tutto
Che ritorna più utile che vivo
Quindi innamorato ancora
E torna, torna
Lei gli ha detto: "Torna"
Ed era una bambina, finalmente
E gli diceva: "Torna
Abbiamo un solo limite
L'amore che ci divide"
Come la ragione
Perché con la ragione
Si sopravvive a tutto
Si distrugge il distrutto
Ricostruendo a intarsi
La copia fedele dell'innamorarsi
E un tassello alla fine
O è dell'uno o è dell'altro
E i sogni si allontanano
Come i cavalli scossi
Caduti i sognatori
Bocconi tra le fragole, ma
Più dolci e più rossi
Ridotti a dolenti spifferi
E docili incompetenti
Nella lotta incerta
Tra il ridire e il fare
L'amore colloquiale
E lei continua a dirsi:
"Si sopravvive a tutto per innamorarsi"
Amarsi è questo: escludere
D'essere i soli al mondo
I soli ad esser soli amando
Sterminandola l'invincibile armata