Lucio Battisti
Ecco I Negozi
Deve essere stata una costosa
Distillazione la marea del mare
Il cielo è più professionale
Premedita se stesso
Il tempo, questo tempo è inaffidabile
Vengono giù gelati, poi rane
Un giorno baci celebri, un altro giorno
Eliche in funzione
E come informazione
Si sente spesso chiedere
Dov'è che si sistemano
Le capocchie ai fiammiferi
Queste le uscite spicce
Celeri così come lei le intuisce
Che veloci inceneriscono se stesse
Avanti un'altra: così si va, a spasso si va
Ecco i negozi
E non le sembra più di stare a casa
Ecco cammina nell'uno e l'altro senso
Non avendo al fianco chi l'accompagnerebbe
Nelle minime e le massime escursioni
Ecco i negozi
Che ingoiano tutti i fracassi
Non affliggono né stomaco né cuore, eccola
Qui dov'è la padrona del proprio giro vita
Del proprio girocollo, del proprio giro periplo del corpo
E lo spazio non è quella questione
Ecco i negozi, si può tacere senza
Dare il silenzio come spiegazione
Ecco qui, tra le creature scisse
Tra chi entra e chi esce
C'è uno scambio
Di temperature
Si diventa termometri contraddittori
Si passa tra le cose sfuse e vaghe
Come tra lacci d'alghe
Di tante maghe circi annegatrici
Dimenticando e poi dimenticando
Così sei fortunata, hai trovato
Esattamente quello che cercavi
Tre bravi di Caienna, ovvero
Un forchettino per i ravanelli
Così sei fortunata: hai trovato
Il posto più esclusivo della storia
Le pagine in cui Antonio
Con Cleopatra si strapazzano
Ancora, come otarie
Dalle braccia ormai implicite nell'altro
Sopravvissuti ad ogni nave che s'inabissò
Immersi in un tripudio misto seta
In una negligenza e oblio di sciarpe
Ed è come non mai non stare a casa