Max Gazzè
La Mia Libertà
Non mi è bastato, no, l’amore avuto in prestito da te... vuoto
A rendere
Riprenditelo tu
Così com’è

Stai cadendo
Giù
Come intonaco dalle
Pareti
E sprechi
Un mondo
Tuo di balle
Che non reggono più...

Li ho già
Grattati via
Come un solletico
D’inconveniente
I tuoi profeti
E certe
Assurdità
Sull’utopia
Non trovi meno astratto
Che l’autonomia
Sentimentale
Sia
Abolita sempre
Dal concetto
Esatto
Per il quale
Un sintomo d’amore
Si misura in dosi come
Un recipiente?

Ma poi se ti guardo
Mi eviti gli occhi
Come quando
Si è colpevoli o vecchi
E sai che c’è?
C’è che ognuno
Fa quello che vuole
E tu non
Hai idea
Di cosa sia
L’amore...
E no!

Cosa ne sai del fatto
In due la testa
Il mondo
Tutto
Quando
Un altro affetto
Ci si attacca
Addosso
E poi non resta
Che quel chiasso
In mente
A forza di capire
Il più importante

L’hai capito
O no?
Si può avere
Tutto e subito
Però
Non è così che va
La mia libertà!

Se vuoi, se ci tieni
E l’idea ti consola
Da domani
Mi puoi stringere
Ancora
E sai che c’è?
C’è che ognuno
Fa quello che vuole
E tu non
Hai idea
Di cosa sia
L’amore
E no... no!

Ci sei
Riuscita intanto
A lasciarmi un altro
Buco in petto
E i miei
Segreti
Che ti ho detto
Come biancheria sporca
Lì ammucchiati
Sulla porta ...

E avanza
Anche da sé
Come una pelle
O la mia barba
Questa bugiarda
Convinzione
Di confondere te
Con un’usanza
Di quelle
Che riguardano
Il cuore