Max Gazzè
Quel Cerino
Vento che scalci nelle sere
E qualcosa fai cadere
Dai tavoli all’aperto...

Vento
Che sai muovere
I capelli
Sfogli pagine
Ed incolli
Le foglie alle ringhiere...

Vento
Ma se basta un altro
Idiota
La scintilla e una folata
Per ricominciare il male
Ho soltanto
Una domanda:

Vento
Non ti accorgi che se incendia
È aria che devi fermare?

Vento
Che ti ho guardato anche
Soffiare
Contro il moto orizzontale
Delle onde e farne venature
Bianche...
Ti ho visto da lontano
Come un gigante
Nero
All’orizzonte
Diventare
Un uragano!
Vento
Lo trovi divertente
Quando la nebbia è un muro
Stare lì a
Non fare niente?
Ma ti ho visto anche sicuro
Spazzare via
Dal cielo
Nuvole di veleno

Vento
Capirai
Perché ogni volta
Che fai
Sbattere una porta
Poi
Ci sobbalza il cuore...

Vento
Siamo intrisi
Di paure,/ gente allergica al dolore
Ai soprusi
E allo spavento...

Vento
Ma se basta un altro
Idiota
La scintilla e una folata
Per ricominciare il male
Ho soltanto
Una domanda:

Vento
Non ti accorgi che se incendia
È aria che devi fermare?

Vento
Che ti trastulli
In giro
A fare caroselli
Di cartaccia
In qualche abbandonato
Anfratto...
Vento
Se almeno
Per dispetto
In un dannato
Giorno di bonaccia
Avessi spento
Quel cerino!

Vento
Soltanto
Una domanda:
Non ti accorgi che se incendia
È aria che devi fermare?