Max Gazzè
La Leggenda Di Cristalda E Pizzomunno
[Strofa 1]
Tu che ora non temi, ignorane il canto
Quel coro ammaliante che irrompe alla mente
E per quanto mulini le braccia
Oramai non potrai far più niente
Ma se ti rilassi e abbandoni il tuo viso
A un lunghissimo sonno
Oh mio Pizzomunno
Tu guarda quell'onda beffarda che affonda
Il tuo amore indifeso
Io ti resterò per la vita fedele
E se fossero pochi anche altri cent'anni
Così addolcirei gli inganni
Delle tue sirene
[Strofa 2]
Cristalda era bella
E lui da lontano poteva vederla
Ancora così con la mano protesa
E forse una lacrima scesa nel vento
Fu solo un momento poi lui sparì al largo
E lei in casa cantando
Neppure il sospetto che intanto da sotto
La loro vendetta ed il loro lamento
[Pre-ritornello]
Perché poveretta
Già avevano in cuore
I muscoli tesi del bel pescatore
E all'ennesimo suo rifiuto
Un giorno fu punito
[Ritornello]
Ma io ti aspetterò, io ti aspetterò
Fosse anche per cent'anni, aspetterò
Fosse anche per cent'anni
[Strofa 2]
E allora dal mare salirono insieme
Alle spiagge di Vieste, malvagie sirene
Qualcuno le ha viste portare nel fondo
Cristalda in catene
E quando le urla raggiunsero il cielo
Lui impazzì davvero
Provando a salvarla perché più non c’era
E quell'ira accecante lo fermò per sempre
[Pre-ritornello]
E così la gente lo ammira da allora
Gigante di bianco calcare
Che aspetta tutt'ora
Il suo amore rapito
E mai più tornato
[Ritornello]
Ma io ti aspetterò
Fosse anche per cent'anni, aspetterò
Fosse anche per cent'anni, aspetterò
Fosse anche per cent'anni
Io ti aspetterò
Fosse anche per cent'anni
[Conclusione]
Si dice che adesso
E non sia leggenda
In un'alba d’agosto
La bella Cristalda
Risalga dall'onda
A vivere ancora
Una storia stupenda