Elio e le Storie Tese
The Fabulous ’68s According To Tony Martucci
Nel '68 all'Ambrogino D'Oro
Io, Elio, cantavo così:

"Abbiam capito, sì lo sappiamo
Sono le dita della mano
Il primo è grosso, basso e spesso
Il terzo è il più lungo
E sta sempre in mezzo
Senza gli altri non sa cosa far

Poi viene il quarto
Più vanitoso
Poi viene il quinto
Piccolino
Non può parlar, né protestar
Deve restar!

Ci-ci-ci-ci-cinque fratelli
Cinque gemelli nella mano."

Oggi invece le canto così: