Elio e le Storie Tese
Una Sera Con Gli Amici
"No, no, a me non mi tirate dentro con questi discorsi! Il pettegolezzo è la tomba dell'amicizia! Mi me pias andar al bar coi miei amici, tranquillo, col Fabiano, che tra l'altro lo deve vendere il bar perché è messo malissimo, è pieno di cambiali... Poi c'è il Dado, che che che l'è lì el suo amico trans, che in realtà non è suo amico, lui va sempre coi trans e li porta lì, per noi non è mica un problema... è 'n amis... e dopo c'è il Castolti, che tra... non so se avete saputo che ha la moglie lesbica eh... poverino, è un po' traumatizz... E poi dopo c'è l'Ottaviano, che arriva e ci racconta le avventure coi cavalli, pensa te, eh, va coi cavalli l'Ottaviano..."

Una sera con gli amici
Prima o poi si finisce a parlare di quello che non c’è
Cosa ha fatto di male?
Ha commesso l’errore di non venire qui stasera
Così tutti si lasciano andare e la sera diventa
Il regno del pettegolezzo
Ha detto, ha fatto, è andato, tornato, trovato la ragazza
Si ma adesso mi sorge un sospetto
Che cosa diranno i miei amici
Quando io non ci sono
Non ci sono io

Parlano tutti dei miei difetti
E io ci soffro, ci resto male
Narrano fatti, detti e ridetti
È tutto vero, però a me non mi va

Le serate con gli amici
Ho pensato che è meglio cercare di essere presente
Un antidoto efficacissimo contro le lingue di serpente
Impedisce che una serata diventi
Il regno del pettegolezzo
E qualora dovesse accadere
Di certo non sarò il protagonista
Perché si finisce per parlare
Soltanto di quello che non c’è
E chi non è venuto, lo sa
È peggio per lui
Parliamo tutti dei suoi difetti
E lui ci soffre, ci resta male
Narriamo fatti, detti e stradetti
È tutto vero, però a lui non gli va

Narriamo fatti, detti e stradetti
È tutto vero, però a lui non gli va
Chissà se lo sa
Mi sa che lo sa