Marco Masini
Lontano dai tuoi angeli
Ho ancora il vizio di barare con la vita e col destino
E la paura di dormire che c'avevo da bambino
Soldi e debiti o colpe e meriti
Ma anche il colore dei tuoi occhi e la mia stanza dei balocchi
Ho ancora i dischi che ascoltavi al nostro vecchio pianoforte
Il desiderio di parlarti e di scoprire le mie carte
Ho tante maschere ma devo ammettere
Non ti assomiglio in questa cosa
Anche se è tardi ormai ti chiedo scusa
Ho la stessa voglia di giocare
Che avevo già a tre anni
E un'altra casa che non sai
E un altro cane e un'altra età
Ma l'inverno è già alle porte
E tu, ogni giorno tu
Mi manchi come il sole
Che s'appoggia all'orizzonte immenso e blu
Ed io mi sento perso qui
Ho ancora dentro il cuore il ritmo delicato dei tuoi passi
E le parole che mi hai detto prima che ti addormentassi
Ormai le critiche non mi feriscono
Ma devo a te questa fortuna
A te che abiti la Luna
A cosa pensi in quella foto con me in braccio sulla spaggia
Ascolti ancora divertita la canzone della pioggia
O è più credibile che ormai sia polvere
E tu non possa più pensarmi
E a questa idea non riesco a rassegnarmi
E tu, ogni giorno tu
Mi manchi come l'aria
Nei silenzi di ogni mia preghiera
Tu, che non piangi più
E resti sempre giovane
Al centro di ogni sogno
Io ci provo a vivere
A cambiare e a credere
In qualcosa che assomigli a quella tua semplicità
E ti cerco nella scia
Che ogni donna semina
Ma mi perdo in storie ormai sfocate di ogni verità
Sono uno spettacolo
Tragico e ridicolo
E avrei voglia di scambiare la tua vita con la mia
Di tornare a correre
Dietro alle lucertole
E quegli anni incancellabili che ancora io mi porto dentro
Se potessi almeno rivederti
(anche per un momento)
Se credessi a quell'idea
Che tu, ogni giorno tu
Ancora mi proteggi
Mentre invece so che invece non puoi farlo più
Ed io mi sento perso qui
Lontano dai tuoi angeli