Marco Masini
C’è qualcosa di più
Oltre lo schema di una vita programmata al rovescio
Dentro la scena di un'incancellabile abitudine
Nel mazzo di carte che dorme in un bar, sognando di vincere
Nel tempo di questa città, dov'è tardi e bisogna andar via
C'è qualcosa di più irrazionale
Che mi fa ricordare di me
Quando supero i giorni sbagliando corsia
E non riesco a seguire il playback

C'è qualcosa di più che mi sale [C'è qualcosa di più!]
Fino all'ultima volta con te

E dietro la luna, che rincorre e abbaia un cane in un giardino
Nella fortuna di chi ha vinto una battaglia inutile
Negli occhi di un vecchio che guarda al di là, sognando di vivere
Nell'ultima corsa di un tram, dove un angelo si butta via

C'è qualcosa di più immateriale
Che mi taglia il respiro a metà
Quando chiedo perché da una fotografia
E non recito in questa realtà

C'è qualcosa di più che fa male, [C'è qualcosa di più!]
Quando resto da solo con me
Quella goccia nel mare dell'anima mia
Che stasera non vuole accettare di perdere te
Che mi manchi, che mi lasci
A incollare i frammenti dei dubbi che hai
Nei momenti più deserti
Quando il sole va giù
C'è qualcosa di più!

E se anche come due sassi affondiamo nel blu
C'è qualcosa al di là di noi stessi, qualcosa di più
Qualcosa di più, qualcosa di più!