Marco Masini
Qualcosa che cercavi altrove
E poi tentare di fuggire dagli stessi sbagli
E dalle cose giuste, nonostante te
Dall'ansia che ci tiene svegli
E dall'insicurezza che non sai perché
Dal gioco dei ricordi, quelli più taglienti
Che fanno sanguinare, non raccoglierli
Da tutti quei progetti sempre più importanti
Per non sapere, non dovere, non capire mai che cosa vuoi
Ma se ci fosse il mare dietro quella porta
Lo spazio trasparente dove perdersi
Se l'anima allo specchio fosse una scoperta
Lontano dal bisogno di scappare via
Se dentro la paura non ci fosse niente
Soltanto il suono della vita che si muove
Se tutta la ricchezza fosse questo istante
Qualcosa che cercavi altrove
E poi tentare di dimenticare quegli sguardi
Di un padre che tornava e non parlava mai
L'ipotesi attraente che sia troppo tardi
Per cominciare a dire la parola noi
Quella sicurezza sterile che dura poco
Per non sapere, non dovere, non capire mai che cosa vuoi
Ma se ci fosse il mare dietro quella porta
Lo spazio trasparente dove perdersi
Se l'anima allo specchio fosse una scoperta
Lontano dal bisogno di scappare via
Se il centro dell'inverno fosse solamente
La nostalgia del sole mentre fuori piove
Se tutta la ricchezza fosse questo istante
Qualcosa che cercavi altrove
E perdere bagagli di ricordi e attese
Che ingombrano di più di tutte quelle scuse
E l'incoscienza di vivere, volare ad alta quota...
Tu che non rischi niente, dove l'hai lasciata?
Dove l'hai lasciata?
Dove l'hai lasciata?
Dove l'hai lasciata?
Ma se ci fosse il mare dietro quella porta
Lo spazio trasparente dove perdersi
Se l'anima allo specchio fosse una scoperta
Lontano dal bisogno di scappare via
Se dopo la tua guerra inevitabilmente
Il tempo costruisse meraviglie nuove
Se tutta la ricchezza fosse questo istante
Qualcosa che cercavi altrove
E poi l'istinto di seguire una ragione ancora
Qualcosa che cercavi altrove