Daniele Silvestri
A Me Ricordi Il Mare
[Testo di "A Me Ricordi Il Mare"]

[Intro]
A me ricordi il mare
E non per le vacanze che abbiamo fatto insieme
Ma per il tuo ondeggiare
Tra il gesto di chi afferra e quello di chi si trattiene

[Strofa 1]
Ci sono validi motivi per cui dovrei evitare di dirtelo
Ma dal momento che mi scrivi, dirò che l'ho capito da subito
Perché sei? Perché sei tu che quando arrivi sorridi
E a me mi gira benissimo
E sempre tu che se decidi ti giri e mi pugnali in un attimo
Così succede che mi pare che va bene e invece non va
E se migliora allora peggiorerà
Oppure sono sicuro che va male, arrivo di là
E te lo dico, tu mi dici: "Ma va"
E ancora, a me succede che va bene e invece non va
E se migliora allora peggiorerà
Oppure sono sicuro che va male arrivo di là
E te lo dico, tu mi dici: "Ti va?"
Ma io così non vado avanti

[Ritornello 1]
Mi ricordi il mare
Non per i riflessi, per il sugo andato a male
Il qualunquismo dei discorsi sotto l'ombrellone
Il sudoku che non torna
E quello che era scritto a penna è già da cancellare
È come l'amore
Va di tasca in tasca come l'accendino vuole
Ti ritorna quando non hai niente da appicciare
Se escludiamo il poco che rimane
Ancora, ancora, ancora
[Strofa 2]
Baci, baci ed abbracci che diventano lacci
E più diventano stretti, più nascondono impicci
Come un cane ti accucci sui tuoi poveri stracci
E piano piano vai giù come un programma di Socci
Piano piano vai giù, ma poco dopo risorgi
Solo che non ti accorgi dei sorrisi posticci
Dei pensieri che scacci, delle cose che lasci
Per banali capricci

[Ritornello 2]
Mi ricordi il mare
Non per gli ombrelloni, per la fila in tangenziale
Il malfunzionamento del mio condizionatore
La discesa libera sui sassi senza aver le scarpe per fare i fricchettoni Questo è un po' il sapore
Del tutto compreso, inclusa la consumazione
Io l'ho già bevuta eppure ho ancora troppa sete
Soprattutto quando tu mi uccidi ancora, ancora

[Post-Ritornello]
A me ricordi il mare
E non per le vacanze che abbiamo fatto insieme
Ma per il tuo ondeggiare
Tra il gesto di chi afferra e quello di chi si trattiene
Non per gli ombrelloni, per la fila in tangenziale
Il malfunzionamento del mio condizionatore
La discesa libera sui sassi senza aver le scarpe per fare i fricchettoni
A me ricordi il mare
Non per i riflessi, per il sugo andato a male
Il qualunquismo dei discorsi sotto l'ombrellone