Daniele Silvestri
Alzo le mani
[Testo di "Alzo le mani"]

Il rumore della pioggia nel pomeriggio
Le cicale a Luglio in un campeggio
Il suono del traghetto che entra in porto
La frenata prima del botto
La sirena dell'ambulanza in avvicinamento
Quella che si sente in guerra guardando in alto
L'urlo della folla in uno stadio
Il rumore della vita

Io non suonerò mai così
Posso giocare, intrattenere, far tornare il buon umore o lacrimare
Ma non suonerò mai così
Non è solo cosa diversa, è una battaglia persa
Alzo le mani

Il telefono che squilla quando l'aspetti
Le dita di mio padre sulla sua Olivetti
Il cannone del Gianicolo di mezzogiorno
La serratura al tuo ritorno
La campanella che suona il tram quando riparte
Quella che in un attimo svolta la classe
Il respiro di un bambino lieve
Il silenzio della neve
Io non suonerò mai così
Posso giocare, intrattenere, far tornare il buon umore o lacrimare
Ma non suonerò mai così
Non è solo cosa diversa, è una battaglia persa
Alzo le mani

E poi capita che un suono sbatte addosso come un vento di cristallo
Che si aggrappa a una follia prigionero dello stallo come un mare
E come l'albero d'autunno lascia foglie sull'asfalto ad ammucchiarsi contro i muri
Chi si arrende senza sonno, senza storia, senza volte e quella sfilza di respiri

Io non suonerò mai così
Posso giocare, intrattenere, far tornare il buon umore o lacrimare
Ma non suonerò mai così
Non è solo cosa diversa, è una battaglia persa
Alzo le mani