Daniele Silvestri
Mar ciai
[Testo di "Mar ciai" ft. Eva Pevarello]
[Strofa 1: Daniele Silvestri]
Non aveva mai sentito l'esigenza di difendersi dalle malignità
La sua calma suscitava diffidenza e sospetta era la sua felicità
Fino da bambina
Si diceva che le botte prese a casa non potevano spiegarne la bontà
Che non essere potuta andare a scuola
La rendeva inadeguata alla nostra società
Fino da bambina
Fu crescendo che iniziarono le invidie di chi ha sempre da ridire
Contro ciò che non comprende
Fu anche il fatto chе era bella indubbiamentе
Anche dentro quegli stracci e soprattutto
Che dagli altri lei non pretendeva niente
[Bridge: Eva Pevarello]
Na-na-na-na-nai
Na-na-na-na-nai
Mhm
[Strofa 2: Daniele Silvestri]
Del suo popolo cantava le canzoni
E la lingua misteriosa che sua nonna le insegnò
Dei fratelli ormai lontani aveva scritto i nomi
Su una vecchia foto grigia appesa dentro la roulotte
E chi bussava alla sua porta anche nel cuore della notte
Raramente da lei riceveva un no
E chi per questo la accusava o le prometteva botte
Sorrideva, salutava e poi sorrideva ancora un po'
Fino da bambina
Fino da (Fino da bambina)
Chi lo sa se quella notte era felice?
Chi lo sa se fu svegliata dall'odore di benzina?
C'è chi dice sembrava addormentata quando venne ritrovata
E soprattutto che così accucciata sembrava una bambina
[Outro: Eva Pevarello]
[?]
Na-na-na-na-nai