Enrico Ruggeri
Lunga E’ La Notte
Lungo una strada di sassi e di polvere
Molto battuta dal sole e dal vento
Quell'uomo tornava contento nel mondo
Dal fango di grigie trincee
Lasciava alle spalle il fucile e il mortaio
Cercava di scorgere il vecchio granaio
La curva in leggera discesa
E nel fondo la chiesa, sospesa laggiù
La gente stentava a capire chi fosse
Ma lui dentro ai colpi di tosse
Parlava con gli occhi e diceva così:
'Amore, amore ritorno da te
Oggi o domani io vengo da te
Lunga è la notte passata lontano da te'
Lungo una strada col primo cemento
Solcata da carri col cambio al volante
Quell'uomo partiva con passo esitante;
Cercava lavoro in città
Lasciava alle spalle il sacrista e il fornaio
Bandiere e uniformi piegate in solaio
Saliva l'antica discesa
E lasciava la chiesa, sospesa laggiù
Pochissimi andarono a dirgli 'buon viaggio'
Ma lui con tremante coraggio
Lasciava un biglietto con scritto così:
'Amore, amore ritorno da te
Oggi o domani io vengo da te
Lunga è la notte passata lontano da te'
Ma quando la notte lo prende alla gola
Rivede nel buio il cortile e la scuola
Poi l'anima vola in discesa
E raggiunge la chiesa sospesa laggiù
Amore, amore ritorno da te
Oggi o domani io vengo da te
Lunga è la notte passata lontano da te
Amore, amore ritorno da te
Oggi o domani io vengo da te
Lunga è la notte passata lontano da te