Ivano Fossati
Il mare d’inverno
Il mare d'inverno
È solo un film in bianco e nero visto alla TV
E verso l'interno
Qualche nuvola dal cielo che si butta giù
Sabbia bagnata
Una lettera che il vento sta portando via
Punti invisibili rincorsi dai cani
Stanche parabole di vecchi gabbiani
E io che rimango qui sola a cercare un caffè

Il mare d'inverno
È un concetto che il pensiero non considera
È poco moderno
È qualcosa che nessuno mai desidera
Alberghi chiusi
Manifesti già sbiaditi di pubblicità
Macchine tracciano solchi su strade
Dove la pioggia d'estate non cade
E io che non riesco nemmeno a parlare con me

Mare, mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
Mare, mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia
Mare, mare, non ti posso guardare così perché
Questo vento agita anche me
Questo vento agita anche me
Passerà il freddo
E la spiaggia lentamente si colorerà
La radio e i giornali
E una musica banale si diffonderà
Nuove avventure
Discoteche illuminate piene di bugie
Ma verso sera, uno strano concerto
E un ombrellone che rimane aperto
Mi tuffo perplessa in momenti vissuti di già

Mare, mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
Mare, mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia
Mare, mare, non ti posso guardare così perché
Questo vento agita anche me
Questo vento agita anche me

Mare, mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
Mare, mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia