Paolo Conte
Il Regno Del Tango
Non son neanche del paese
Ho una valigia di carton
Sono vestito sì in borghese
Ma dentro c'è il bandoneon

Potrei sembrare un ragioniere
Anche un geometra potrei
Ma un tango sento io gridare
In fondo ai sentimenti miei

Fermo davanti ad un cinema
Del '900 d'élite
Dove ogni tanto fan musica
Sei giorni no e un giorno sì

Dan poco o niente di stipendio
Per un tanguero encantador
È questo dunque il bel compendio
Di un'esistenza di languor

Ma non importa però vivo
Un bel silenzio nel rumor
E osservo con lo sguardo bravo
Il paesaggio dell'amor

Ci sono anime segrete
Fregate dall'ispirazion
Sono persone che hanno sete
Di dadaismo, di astrazion
Di un erotismo sconfinato
Che sembra quasi una illusion
Come un mistero mormorato
Sui tasti del bandoneon

E sull'ingresso del cinema
La proprietaria mi fa:
"Eh, sono io la musica
Va via pezzente, va’, va’"

Con una furia dinamica
Come se fosse un capron
Scalciando brutta bisbetica
Coi piedi sul bandoneon

Bandoneon, vecchio leon
Mordila
Bandoneon, vecchio leon
Mordila