Paolo Conte
L’incantatrice
Ti chiami Ines, ma adesso
Il nome che porti è Judith…
Forse un uomo, in un attimo
Di confusione e lacrime, o tu stessa
Per dare una svolta alla vita
E ai segreti, sì, hai scelto "Judith"
Judith, sì, sì…

Guidavo piano quel giorno
Sull'otto volante dei secoli
Dei millenni, del freddo, del fuoco
Del vento, degli attimi...
La città sottostante era tutta
Una casbah di baratri
Lo specchio dei miraggi
"Amore, amor" …

Oggi ho cercato il tuo cuore
Al Telefono, non hai risposto tu…
Era Ines, da molto lontano
Un lontano intoccabile…
Era estate, ho sentito l'inverno
Arrivare dagli angoli
Da tutti i mille spifferi del nord