Ivan Graziani
Sabbia del deserto
E piove ormai già da quattro giorni
La sabbia del deserto viene su dal mare
La pasticcera ha rimesso su le calze
Le pieghe del lenzuolo le ha stampate sulla pelle

È passato ormai il tempo dei ramarri
Nascosti dentro ai fossi con le facce da idioti
E l'inquietudine cresce dentro come un cancro
E ce n'è di che se io mi lascio andare

Eh, eh, eh, eh, ehi, piove sabbia del deserto
Eh, eh, eh, eh, ehi, proprio qui in provincia

Dietro la porta della mia stanza a pagamento
Io sento muoversi la padrona della pensione
Nell'occhio destro ha la forma della serratura
Sono schiavo del suo gioco, perché non le parlo chiaro

Amore mio, ho aspettato quattro ore
Seduto su un muretto bagnato fino all'osso
E la cartella coi disegni a carboncino
L'ho buttata giù di sotto, tanto non sarò mai un artista

Eh, eh, eh, eh, ehi, piove sabbia del deserto
Eh, eh, eh, eh, ehi, proprio qui in provincia
Domani vengono a prendermi i parenti
Per le feste comandate torno sempre a casa
Mi sentirò dire che non ho mangiato che sono dimagrito
Che sono bianco come un cero

Amore mio, i tuoi giochini sul divano
Me li conto ad uno ad uno nel sedile posteriore
Però più in là io non posso andare
Perché ho già bisogno dei tuoi occhi sulla mia pelle

E la provincia come un'isola di matti
Perduta nella pioggia si allontana alle mie spalle
E l'inquietudine mi cresce dentro come un cancro
Sì, ce n'è di che se io mi lascio andare

Eh, eh, eh, eh, ehi, piove sabbia del deserto
Eh, eh, eh, eh, ehi, proprio qui in provincia
Eh, eh, eh, eh, ehi, piove sabbia del deserto
Eh, eh, eh, eh, ehi, proprio qui in provincia