Ivan Graziani
La città che io vorrei
E fra mattoni giallo oro
Tetti cupi e balconate
D'improvviso prende il volo
Uno stormo di colombe
E un bambino in monopattino
Passa accanto a una fontana
Si ferma a bere per un attimo
Son le dieci di mattina…
Sì, lo so che non è vero
Sì, lo so, ma son sincero
E non esiste più, non ritrovo più
La città che io vorrei
È scomparsa ormai
Ingoiata ormai
La città che io vorrei
Che vorrei…
Esce come per incanto
Dal buio freddo di un portone
Una sposa tutta in bianco
Sorridente, incontro al sole
E un signore sconosciuto
Dietro il verde di un cancello
Muove in segno di saluto
Una mano e se ne va…
Sì, lo so che non è vero
Sì, lo so, ma son sincero
E non esiste più, non ritrovo più
La città che io vorrei
È scomparsa ormai
Ingoiata ormai
La città che io vorrei
Che vorrei…
E una madre
Dolcemente
Accarezza, piano piano
Il suo bambino sulla fronte…
Sì, lo so che non è vero
Sì, lo so, ma son sincero
E non esiste più, non ritrovo più
La città che io vorrei
È scomparsa ormai
Ingoiata ormai
La città che io vorrei…
Ma non esiste più, non ritrovo più
La città che io vorrei
È scomparsa ormai
Ingoiata ormai
La città che io vorrei
Che vorrei...