Riccardo Cocciante
Donna donna donna
Ma quanto caldo, ma che caldo che fa
Accidenti, si sta squagliando anche l'asfalto in città
Lo senti, c'è l'orizzonte che vacilla
Che trema, che oscilla
Dietro gli occhiali puoi intuire i miei occhi
Grandi come fanali, come fari allo iodio
Eppure purtroppo a volte, sempre, sempre più spesso
Mi odio
Donna, donna, donna, ma che pezzo di donna
Si sconvolge la gente quando passo per strada
Una donna, donna, donna
Senza tacchi arrivo quasi a un metro e novanta
E se alzo una mano l'universo si schianta
Una donna, donna, donna
Ehi! Dico a te
Questa notte puoi restare con me
Ma alle sette fuori di qui
C'è il tassì
A testa alta vado dritta alla meta
E allora basta un sorriso e diventi una preda
E dopo io ti trascino piano piano nel buio:
Sei mio!
Ma una notte mi ricordo andò male
Purtroppo e ci ho rimesso un bel pezzo di cuore
E allora tutto è finito in un guizzo di blu
Mai più!
Donna, sono un sogno travestito da donna
Una luce accecante, uno stupefacente
Una donna, donna, donna
Quando accarezzi la mia pelle di seta
Ti trasformi all'istante in un eroe, in un poeta
Una donna, donna, donna
Ehi! Dico a te
Se gradisci posso offrirti un caffè
Ma fra un'ora fuori di qui
C'è il tassì