Francesco Guccini
Il Matto
Mi dicevano il matto perchè prendevo la vita
Da giullare, da pazzo, con un'allegria infinita
D'altra parte è assai meglio, dentro questa tragedia
Ridersi addosso, non piangere e voltarla in commedia
Quando mi hanno chiamato per la guerra, dicevo:
"Beh, è naja, soldato!" e ridevo, ridevo
Mi han marchiato e tosato, mi hanno dato un fucile
Rancio immondo, ma io allegro, ridevo da morire
Facevo scherzi, mattane, naturalmente ai fanti
Agli osti e alle puttane, ma non risparmiavo i santi
E un giorno me l'han giocata, mi han ricambiato il favore
E dal fucile mi han tolto l' intero caricatore
Mi son trovato il nemico di fronte e abbiamo sparato
Chiaramente io a vuoto, lui invece mi ha centrato
Perchè quegli occhi stupiti, perchè mentre cadevo
Per terra, la morte addosso, io ridevo, ridevo?
Ora qui non sto male, ora qui mi consolo
Ma non mi sembra normale ridere sempre da solo, ridere sempre da solo!