Francesco Guccini
L’orizzonte Di K.D.
K. D. si svegliò quel mattino e guardò le cose accanto a lei
Gli occhi ancor velati dalle briciole dei sogni
Mentre il sonno scompariva accanto a lei lentamente
Il sonno scompariva accanto a lei...
K. D. si affacciò alla finestra, vide il mondo solito ad di là:
Svaniva il suo orizzonte sulla ruggine del ponte
Dove il fiume scompariva e la città finiva
Dove il fiume scompariva...
K. D. non seppe mai dire che sensazione la prese
Sentì il suo corpo svanire, le braccia eran ali rapprese
Pianse qualcuno lontano che forse non conosceva
Ed il suo pianto pian piano quell'orizzonte scioglieva...
Ma poi sorrise, sorpresa di quella stupida ebbrezza
Il suo orizzonte tornato reale
Le dava la solita sua sicurezza
Solita sua sicurezza...
Quando anche noi qualche volta ci sentiam tristi per niente
Forse c'è K. D. che piange lontana
Fantasma che è in noi e ci accompagna per sempre
Che ci accompagna per sempre
Che ci accompagna per sempre!