Francesco Guccini
Gli artisti
Gli artisti non nascono artisti
Non sembrano strani animali
Ma nascono un po' come tutti
Come individui normali
Hanno lacrime e riso
Hanno due occhi e due mani
Hanno stampata sul viso
L'impronta di esseri umani
Poi, appena un po' cresciuti
Li avvolge una strana espressione
E appare sui volti convinti
La stigmate della vocazione
Non sperano di fare il pompiere
L'astronauta o il ciclista
Non vogliono un comune mestiere
Ma vogliono essere artista
Non sono più alti o più belli
Ma indossano panni curiosi
Son quelli che lancian coltelli
Sognando di esser famosi
C'è quello che annaspa e si pigia
Da abile contorsionista
Chiudendosi in una valigia
Con un costume d'artista
E girano il mondo nei circhi
Vagando di qua e di là
Paghi d'applausi sol quando
Si inchinano e gridan "Voilà!"
E amano donne fedeli
Che aspettano nel carrozzone
Rattoppano la calzamaglia
E adorano il loro campione
Ci sono il cantante e l'attore
Il poeta, lo stilista
Spesso son geni incompresi
Ma sempre si sentono artista
Ah come invidio gli artisti
Che vivono nell'utopia!
Perché anche una vita infelice
Si illumina con la fantasia
Io, semplice essere umano
Costretto a costretti ideali
Son solo un umile artigiano
E volo con piccole ali
Fabbrico sedie e canzoni
Erbaggi amari, cicoria
Un grappolo di illusioni
Che svaniscono dalla memoria
E non restano nella memoria