Francesco Guccini
Notti
Notti che durano non so quante ore
Cascate impetuose o gocce in un mare
Notti che bruciano su una ferita
Notti, boccate di vita

Notti indelebili che marchiano un volto
Notti invisibili senza raccolto
Notti da incorniciare
Ore di plastica da riciclare

Notti che spaccano il calendario
Senza brindare per l'anniversario
Fasi di tempo che invecchiano un uomo
E le facciate di un duomo

E con coraggio potrai
Viverle fino alla fine
O chiuderle in una bacheca
Ma è un'esistenza più cieca

Con l'incoscienza potrai
Spenderle tutte in un sogno
Per annegare il rimpianto
E dare voce al tuo tempo
O forse le dimenticherai
Forse le ascolterai
Notti in difesa, giocate di sponda
Lì ad aspettare la tua giusta onda
Notti da preda, da belva o da insetto
Fuggite o prese di petto

Impermeabili ad ogni ricordo
C'è chi ne parla, ma io resto sordo
Notti, acquazzoni d'estate
Nubi gonfie di storie perdute

Le notti scivolano o raschiano il fondo
Lievi di schiuma o pugni di piombo
Imprevedibili come naufragi
Notti da cani randagi

Con la coscienza potrai
Seguirle fino a un traguardo
Voltarti indietro stupito
Ché non sei neanche partito

Con la coerenza potrai
Difenderle dalla vergogna
O dare ragione a uno sbaglio
Strapparti di dosso il guinzaglio
O forse le cancellerai
Forse le canterai