Francesco Guccini
Migranti
[Testo di "Migranti" di Francesco Guccini]
[Strofa 1 - Francesco Guccini]
Andavamo che non era ancor giorno
La bocca piena di stoni e dolore
Lasciavamo in un niente di ore lì attorno
Una casa di gente e di amore
E una terra da imfami, di sassi e di rabbia
La miseria attaccata alla pelle come una scabbia
Ma nei petti gonfiava un respiro
Che volava in giro come una danza
[Strofa 2 - I Musici]
E andavamo nel mondo, Americhe e Europa
Dovunque ci fosse uno spazio comunque
Sapendo di andare a soffrire
Per vivere e ricostruire
Mescolammo al sangue la storia
Per crearе una nuova e vitale memoria
In un turbinio di spеranza
Di vita futura, lavoro, di gioia
Per noi a decine, a migliaia, per noi così in tanti
Per noi niente e nessuno
Per noi emigranti
[Strofa 3 - Francesco Guccini]
E partiamo per caso, per sorte
Su quei gusci di noce affollati
Di scafisti violenti, di umanità nuda
Donne, vecchi, bambini e di morte
Un confuso partire, ignoto l’arrivo
Non più l’ora od il giorno
Ma se arrivi e da vivo
Ma nei cuori si allarga un respiro
Che ci spinge a andare ad osare sul mare
[Strofa 4 - I Musici]
Fra paure e gli stenti di quel mare mai visto
Ma stringendo un sogno fra i denti
Che qualcuno lontano ci accolga
Ci tenda una mano a noi supplicanti
A noi meno di niente e nessuno
Noi diversi di pelle e cultura
Noi che siamo anche forse il futuro
A noi, i migranti
[Strofa 5 - Francesco Guccini & I Musici]
E veniamo da un mondo di guerre e di fame
Dovunque
E cerchiamo una patria comunque, per tornare a sperare
Per vivere ancora
E veniamo da un mondo di guerre e di fame
Dovunque
E cerchiamo la patria comunque, per tornare a sperare
Per tornare a sperare
Per vivere ancora
E ricominciare