Francesco Guccini
21 aprile
[Testo di "21 aprile"]
Ventun d’aprile, il mattino ci risvegliò
Con spari di, con spari di cannone
Con gridi ci offendevano
I falchi al Partenone
I falchi al Partenone
Il fumo si alza, verso il cielo lento va
Come la peste, l’odio cresce forte
Piromani, senza pietà
Ci accendono la morte
Ci accendono la morte
Ferita al cuore cara nostra libertà
Οra la barca resta senza prua
Ti spezza un fulmine a metà
Qui proprio in casa tua
Qui proprio in casa tua
Καίει φωτιά την καρπερή 'κείνη τη γη
Τ' αγρότη το, τ' αγρότη το χωράφι
Του μάστορη την προκοπή
Το δρόμο του διαβάτη
Το δρόμο του διαβάτη
Πρώτη του Μάη, που ’ταν η μέρα γιορτινή
Είδα να κλαίν', είδα να κλαίνε τ’ άνθη
Θέριζε ο άνεμος τη γη
Κι ο λογισμός εχάθη
Κι ο λογισμός εχάθη
Fiumi di corpi ora si versano nel mar
È a caro prezzo che si fa la Storia
Morir nel buio o nel dolor
Viver nella memoria
Viver nella memoria
È come il fango, quando avvolge la città
Questo silenzio, che nasconde rabbia
Bestie feroci in libertà
E le parole in gabbia
E le parole in gabbia
Vendono il male a chi l'ha comprato già
Questi fantasmi della nostra vita
Sotto una triste oscurità
Si allarga la ferita
Si allarga la ferita
Ferita al cuore cara nostra libertà
È a caro prezzo che si fa la Storia
Morir nel buio o nel dolor
Viver nella memoria
Viver nella memoria
È come il fango, quando avvolge la città
Questo silenzio, che nasconde rabbia
Bestie feroci in libertà
E le parole in gabbia
E le parole in gabbia
Vendono il male a chi l'ha comprato già
Questi fantasmi della nostra vita
Sotto una triste oscurità
Si allarga la ferita
Si allarga la ferita
Ferita al cuore cara nostra libertà
È a caro prezzo che si fa la Storia
Morir nel buio o nel dolor
Viver nella memoria
Viver nella memoria