Vinicio Capossela
La Madonna delle conchiglie
La madonna delle conchiglie
È arrivata restituita dal mare
Senza carte, senza la scorta
Senza permesso, senza passaporto
E di un fuggiasco così come era
Ne abbiamo fatto la madonna nera
Che è la madonna dei naviganti
Protegge gli ospiti come i viandanti
Volta l'onda e poi la rivolta
Mentre tremola sopra la barca
Sopra la barca la portano fuori
Guarnita tutta di conchiglie e fiori
Benedice chi si avventura
Chi ha il cuore saldo e chi si appaura
Chi viene a riva con le fanfare
Chi arriva solo e sputato dal mare
La madonna delle conchiglie
Ha gli occhi come biglie, come coralli
È vestita di drappi azzurri
Come a una perla le fanno ventaglio
Ha lo sguardo dolce e un poco lontano
Di chi per tanto ha navigato invano
Ha lo sguardo dolce e un poco assente
Di chi ti capisce, e non può farci niente
Ma dalla fede della sua gente
Lei non sa come riparare
La guarniscono e danno ai flutti
Le sparano il fuoco e la invocano tutti
La madonna delle conchiglie
È solo una statuetta restituita dal mare
Ti guarda muta, senza parole
E ha il volto tinto di un altro colore
Da chi diverso e così lontano
Se l'è forgiata e dipinta a mano
Un altro popolo, un'altra gente
Con la stessa paura di sempre
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Eppure la madonna delle conchiglie
È un serafino con gli occhi di biglie