Niccolò Fabi
L’ avversario
[Testo di "L'avversario"]
Vi presento il mio avversario, mi assomiglia più di un po'
Ha il mio identico frasario, ma lo spiazzerò
Grazie per l'introduzione ma non li convincerai
Sei soltanto il mio contrario ma questo già lo sai
Lo so che dico ciò che taci
E faccio quello che non fai
Ma i tuoi colpi più efficaci sono io che gli inventai
Tu giochi da solo
Io canto in un coro
Non per fare distinzione ma le mie canzoni piacciono di più
Tu invece usi soltanto dei paroloni
Che nemmeno hai scritto tu
Ma è un'arrivista e lo sovrasta con le sue ambizioni
Si muove molto e sembra conscio delle altrue intenzioni
Poi lo confonde, assesta colpi che gli sembran buoni
Ma l'altro incassa e si fa sotto, senza guantoni
Faccio spesso le tue veci
Io le feci e non lo sai
Come i due migliori amici, che non saremo mai
Lui gioca da solo
E avanti col coro
Spettacolo eccezionale qua
Che motivetto di rara intensità
Si stanno ma, si stanno ma, si stanno massacrando già
Spettacolo eccezionale qua
Che motivetto di rara intensità
Chissà chi, chissà chi, chissà chi sopravviverà
Vi presento il mio avversario, se mi specchio lo vedrò
C'è da sentirsi male qua, c'è da sentirsi male qua
Spettacolo eccezionale, eccezionale qua
Sinitro destro e dopo il gancio in rapida sequenza
Più che un incontro è una battaglia, di resistenza
Fin qui si tratta di una sosta, anzi all'equivalenza
Adesso via, l'ultimo assaggio e poi la sentenza
Spettacolo eccezionale, eccezionale qua