Quartetto Cetra
Le sveglie della città
[Testo di "Le sveglie della città"]

[Strofa 1]
Dorme il ricco, dorme lo straccion
Dorme il ladro, dorme il pizzardon
Ma sta sveglio soltanto il campanon:
"Don! Din-don! Don! Din-don!
Don! Din-don! Don! Din-don!"
Nel negozio dei vecchi carillon
C'è un cucù dispettoso e brontolon
Che alle quattro già non dorme più:
"Cucù! Cucù! Cucù! Cucù!"
Il suo grido, o un eco, sveglierà
Sopra i tetti di tutta la città
Ecco il gallo che lancia il suo buondì:
"Chicchirichì! Chicchirichì! Chicchirichì!"

[Strofa 2]
Esce il tram dal suo deposito e va
Il carretto del lattaio è già qua
Il lavoro inizia la periferia:
C'è il postino, il ciabattino
C'è un bambino che più sonno non ha
E il suo pianto sveglia mamma e papà
E con queste prime note
Dell'allegra sinfonia che vola e va
Si incomincia a risvegliare la città
[Strofa 3]
Questo concerto sveglia il sacrеstan
Che ciabattando corre alle campan
Prеnde la fune e sveglia i parrocchian
Le vecchiette han cominciato a pregar
E la prima messa può incominciar
Nuove voci già risuonan per le strade
C'è un gruista, un autista
Sono uscite già le prime edizion
E la guardia s'è infilata i guanton
E sul podio sembra quasi
Che diriga un crescendo rossinian
Mentre la città riprende il suo tran tran

[Strofa 4]
Da un ufficiale il picchetto va
(Passo!)
Ma si attarda alla branda il trombettier
(Cadenza!)
Suona, suona 'sta sveglia del quartier
(Alt!)
Papapapapapapapa!
Ma non s'è svegliato ancor marmitton
E il sergente lo rignacca in prigion
È una torre di Babele di dialetti
C'è il toscano: "Mondo cane!"
C'è il romano: "Forza Roma!"
Adunata giù di corsa in cortil
Istruzioni con giberna e fucil
E cantando, il battaglione
Si inserisce nel concerto del mattin
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