Quartetto Cetra
Un disco di Spadaro
[Testo di "Un disco di Spadaro"]
Firenze, città delle colline
In un punto che c'ha in piano
C’è un bosco che si chiama
Chiama Cascine
Firenze ha tante cose deliziose:
Gli Uffizi, Ponte Vecchio, il cuppolon
È il dolce itinerario delle spose
È fonte di sonetti e di canzon
Canzoni che han girato per il mondo
Racchiuse nel bagaglio di un attor
Gridavan tutti alle sue partenze:
"La porti un bacione a Firenze"
"Mi porti un disco di Spadaro?"
Implora chi è lontano
Chi ha l'animo un po' amaro
"Soltanto un disco di Spadaro
La prego, è tanto caro
Per chi restò quaggiù"
Sognare ancor su quella carrozzella
Tra san Firenze e piazza Signoria
Un bel ricordo di tutte le Marie
Anche se qualche filo bianco c’è
"Mi porti un disco di Spadaro?"
Non c'è miglior regalo per farmi ritornar
Cappello in mano e quattro riverenze
In un tramonto rosso di Firenze
Conservo a casa tanti e tanti dischi
Firmati dalle gran celebrità
Bing Crosby, Chevalier oppur Stravinskij
Son tutti insieme, tutti in parità
Soltanto uno è chiuso in un cassetto
Indovinate un po' quale sarà
Suonando dice, senza reticenze:
"La porti un bacione a Firenze"
È solo un disco di Spadaro
Dal titolo sbiadito ma dal linguaggio chiaro
Un disco davvero sorprendente
Ti porta dolcemente sull'Arno a passeggiar
Ti parla ancor di quella carrozzella
Di San Firenze e piazza Signoria
Arrivederci alle Marie
Anche se un altro filo bianco c'è
"Mi porti un disco di Spadaro?"
Implora chi è lontano e non potrà tornar
E pensa a quelle morbide movenze
Di tutte le donnine di Firenze
I ricchi e la povera gente
Si danno la mano, si fan confidenze
Se ascoltano Spadaro di Firenze
Se ascoltano Spadaro di Firenze