Offlaga Disco Pax
Respinti all’uscio
Il mio compagno di banco adesso ha lo stereo e lo spara a un volume importante per dei cinni delle medie, i vicini si lamentano, ma noi abbiamo le spillette di Woodstock - il passero - e in qualche modo ci sentiamo già più grandi dedicando, attraverso Radio Condor, canzoni d'amore tremendamente inopportune a due amichette dagli ormoni sviluppati. Fra qualche giorno i Police suoneranno di fronte la nostra scuola. i manifesti con la data sono ovunque: 3 aprile 1980
Questa storia per molti anni stabilisce che al chiuso qui non suona più nessuno. Le vie d'accesso al logo dell'evento sono messe a ferro e fuoco e gli stessi poliziotti, tutti quanti, resteranno impressionati dai tumulti provocati al palasport dai troppi convenuti rispetto alla capienza. Ma noi siamo solo dei futuri adolescenti: non sappiamo niente di cosa succede dentro e fuori un posto a 50 metri dalle nostre noiose mattinate. Sappiamo solo che noi al concerto non potremo mai andare: a 13 anni da queste parti ancora non si usa; e poi costa molti più soldi di quanti potremmo mai averne
La mattina dopo impariamo dal giornale radio nazionale che Reggio Emilia è stata saccheggiata da orde di autoriduttori furibondi perché respinti all'uscio senza tanti complimenti. E allora ci dispiace più del giusto essere andati a letto anche stavolta, come sempre. Corriamo a vedere con ritardo prudentissimo le scritte sul muro, le vetrine sfondate, i segni delle molotov proprio lì dove ci fanno andare tutti i giorni
I Police hanno davvero suonato in via Guasco, e noi scopriamo che la città è diversa da come l'avevamo immaginata fino a ieri
Questa città inutilmente bella, questa città zitella