Gemello
Percèna
[Testo di "Percèna" ft. Esa]

[Strofa 1: Gemello]
Gli do una lezione seria e gliela porto nel vassoio
Gli do il cuoio alla schiena con l'annaffiatoio
Gli do una frazione vera di secondo esatto, do
Nuove espressioni a tavola sotto al copripiatto
Testa che se la tocchi col ferro suona
Te la ricordi intatta e poi non ti funziona
Fallo precario, fallo il tuo immaginario
Rivestiti coi prestiti nudo all'originario
E poi mastica la plastica e fai ginnastica
Dice: "Basta", dice: "Resto io la più fantastica"
È come sbattere sul cemento in avvitamento
Esperimento, prova del 9, del presentimento
Turchese, Scorsese quanti film affitti al mese?
Fai surf di notte con le luci abbaglianti accese?
Cosa contorta che in più bussa alla tua porta
Che pende da morire mentre l'altra ti va storta
Mi avvia la terapia che poi siamo giganti
Mia via di fuga per almeno tutti quanti
Sai a quando risale Tiziana Rivale?
O cosa faceva nella vita soprannaturale?
Trattenendo starnuti restate seduti
Che poi domani sarete i miei benvenuti
Quelli erano gli spasmi, i loro fantasmi
Era la peggiore cosa accaduta in una sera
[Ritornello: Gemello]
E qualche volta tocca ma poi via
Non si vede neanche ma lascia la scia
Ci lascia delle indicazioni
Tramandate dai libri del passato senza traduzioni

[Strofa 2: Gemello]
Istruzioni basilari, patti mai chiari
E amicizia lunga con gli straordinari
Mare adesivo, vivo con l'Oceano Atlantico
Ci scrivo su qualcosa di poco romantico
Porto via l'autunno, via le foglie e le castagne
Porto alla luce delle cose nelle aule magne
Da qualche parte qui intorno scegli
Puoi dormire o morire ma vi voglio svegli
Parto per cena, parto per Pena in Portogallo
Porto il mistero, una stellina rossa sopra il giallo
Menù per cena, orso bruno sulla schiena
Rimasto l'antipasto di memoria mia in cancrena
T'incatena, stessa scena ogniqualvolta
Chiave mega che poi spiega se non li riporta
A destinazione non c'è nessuna direzione
Solo noi, solo voi per cena e per colazione

[Ritornello: Gemello]
E qualche volta tocca ma poi via
Non si vede neanche ma lascia la scia
Ci lascia delle indicazioni
Tramandate dai libri del passato senza traduzioni
E qualche volta tocca ma poi via
Non si vede neanche ma lascia la scia
Ci lascia delle indicazioni
Tramandate dai libri del passato senza traduzioni
[Strofa 3: Esa]
Non puoi decifrarmi nemmeno riesci a guardarmi
Sono così impresentabile, per te indecifrabile
Un perché c'è se giro senza armi
Sono riuscito a rimanere latitante
Tanti lati sono simili con i miei simili ma sei distante
Per me non c'è molto di interessante
E soprattutto integro, nel mio studio disintegro
Da un Gemello a un Gemello
A un Jam Master come un asteroide
Nel tuo blocco di cemento nel tuo barrio solitario
Nello spazio limitato del tuo immaginario
Nella session col tuo sound confermo il divario
Rappresento con un tratto libero
Ciò che presento di vario ed avariato
E qualche volta è reato se ci sei arrivato
Potremmo essere già via seguendo questa scia
Ti lascio delle indicazioni
Rappato sul suono breakkato senza controindicazioni
Rappato sul suono breakkato senza controindicazioni