Lo Stato Sociale
L’apatico
[Testo di "L'apatico"]
[Intro]
Mi hai conosciuto in un momento particolare
È appropriato lasciarmi spiegare
Che l'insofferenza è il male
[Strofa 1]
Non riuscivo più a regolare
Ogni funzione che per me sia vitale
L'assenza non era quella di stimoli
Ma quella che provi nei vicoli mentali
Che si rincorrono
E sfociano in una profondità rettale
Non mi dicevo più "ti amo"
Ma ripetevo solo ano
È come guardarsi da lontano
La coscienza era solo un vago
Un vago riflusso mentale
[Ritornello]
Perché io
Io sono l’apatico
Giro in tondo, ma sono statico
La lucina dentro agli occhi
È il riflesso di una scintilla che non scocca
Io sono l’apatico
Giro in tondo, ma sono statico
La lucina dentro agli occhi
È il riflesso di una scintilla che non scocca
[Post-Ritornello]
La precisazione è doverosa
Non parlo di massimi sistemi
La mia è una prosa
Che si guarda allo specchio
[Strofa 2]
Non mi abbandono a facili stilemi
Se urlo dentro sento l’eco
Non so più regolare le mie giornate
Le mie orbite sono sfasate
Ma non mi lamento
Questo è solo un racconto
Di quando l’abbandono del sé
Ti guida ad un desolante "auto da fè"
L’orario è solo una convenzione
Dietro cui nascondere la propria imprecisione
Se mi dai ascolto
Se mi dai ascolto
Se mi dai ascolto
Se mi dai ascolto in questo momento
Puoi percepire il distacco dal concetto di contento
[Ritornello]
Perché io
Io sono l’apatico
Giro in tondo, ma sono statico
La lucina dentro agli occhi
È il riflesso di una scintilla che non scocca
Io sono l’apatico
Giro in tondo, ma sono statico
La lucina dentro agli occhi
È il riflesso di una scintilla che non scocca
Io sono l’apatico
Giro in tondo, ma sono statico
La lucina dentro agli occhi
È il riflesso di una scintilla che non scocca
Io sono l’apatico
Giro in tondo, ma sono statico
La lucina dentro agli occhi
È il riflesso di una scintilla che non scocca