Uochi Toki
Balena
Inizio questo testo scrivendo con un pastello a cera, e scusami se non sono gradevole all'udito, se il poco gusto che ho è per l’inutile. Ho poco tatto; in vista di critiche impregno il tutto di un profumo di… Pietà, per favore, chiudete quel tombino, cristo, cos'è?! Una megattera morta in decomposizione sulla spiaggia del mare nordico, dove nessuno farà mai il bagno e nessuno si lamenterà mai della puzza! Secondo, la tua regale persona ho realmente usato un pastello a cera per scrivere le prime righe del testo? Rifaccio la domanda usando un altro ordine logico: faresti mai il bagno al mare in Norvegia? Se tu rispondessi affermativo avresti il piacere di gustarti la puzza di balena marcia in decomposizione sulla spiaggia. E adesso pensa: sarebbe una situazione alquanto assurda il fatto che tu venga a conoscenza degli Uochi Toki e della loro essenza in virtù delle licenze di una contingenza che non ottempera a nessun ordinamento, a nessun proponimento. In pratica chiunque potrebbe scendere in spiaggia e vomitare di gusto pane e Nutella come chiunque potrebbe passare a casa mia, notare la scritta a pastello e dire: “sei un pirla!”. Grazie! Ma facciamo un salto nel passato: eravamo un gruppo poco affermato, qualche volta condiviso, qualche volta recensito sui fogli, qualche volta intervistato su di un sito. Perché tutto è cambiato? Diciamo panta rei, parliamo di transistasi, di stati di aggregazione a seconda della temperatura. Vogliamo essere stupidi, intelligenti, babboni, non avere cura, interesse, il flow, le carte giuste, il background culturale, definizioni qualunquiste, interviste, vita a strisce, credere di pensare con le nostre teste, avere convinzioni solide, girare le feste, andare a Trieste. Per questo abbiamo detto: “l’underground è troppo in alto, vediamo cosa c’è più in fondo!”. E se non c’è niente lo inventiamo, corpo di mille balene! Così gli spacchiamo tutto a quegli stronzi degli altri gruppi.

Da qui sotto vediamo meglio come avete costruito le vostre fondamenta, e sopratutto se avete o meno le mutande. Abbiamo deciso di occupare e autogestire tutto lo spazio che ci pare: qui si sperimenta la menta! Sì, ma non è che si inventa dopo un’oculata scelta una nuova Scienza Doppia H triplo punk mezzo jazz un quarto di crossover: qui c’abbiamo un calderone, buttiamo dentro tutto alla va’ là che vai bene, poi gli diamo il nome e troviamo la spiegazione. Non credere che sia mai stato diverso per l’uomo: l’umanità battuta dal caso trova la forza di ribellarsi e crea dal nulla il metodo, la legge, le regole, il “si è sempre fatto così e allora va fatto così”. Troiate! Ci stiamo rotolando dal ridere qui sotto, nel vedervi andare contro le avversità per trovare il vostro posto nel mondo, nell'universo: ecco spiegato perché siamo così critici, non ci va mai bene niente, non ci va mai bene niente. Odiamo tanto la gente, amiamo il prossimo – non questo, il prossimo. Siamo fatti così: accetta il fatto che esistano individui così stupidi. In ogni caso, poi spacchiamo tutto, paghiamo e i cocci sono tutti nostri, così ci costruiamo la casa ex novo.

Ex novo ex novo ex novo ex novo novo novo novo non voglio un uovo nuovo ogni mattina quando mangio un uovo. Trovo inutile tutto, specialmente me stesso e il mio gruppo. Il mondo è inutile, io sono inutile. Sono in sintonia con il mondo, assurdo. Eppure ho usato lo schema logico chiamato sillogismo: sono partito da un presupposto, ho dimostrato che il tuo sforzo creativo crea solo sfarzo e nient’altro, ho dimostrato il contrario, sed frustra invano per due motivi: uno, non verrai mai sulla spiaggia a sentire la puzza di balena morta; due, mi darai torto. Vanificare lo sforzo di un altro, ridicolizzare il prossimo in pubblico è tecnica vostra, è tecnica vostra, ma non importa, ho capito da tempo che essere critici è una perdita di tempo. Non saprete mai se ho usato quel pastello all'inizio del testo. Mai! Ah ah ah!