Non sopporto quando qualcuno usa la metafora della frittata a sproposito durante un mio discorso: “per favore Napo non rigirare la frittata, eh!”. È così? Credi di poter usare male una metafora in mia presenza senza che io ti corregga? Hai capito male. Se vuoi cuocere completamente una frittata la devi per forza girare, altrimenti ti trovi a mangiare un lato cotto e l’altro no. E non sai nemmeno che conviene girare questo nobile piatto più volte quando vedi che non è ben cotto. Cos'è? Hai paura che girando la frittata questa si rompa perché hai messo poche uova e troppa farcitura? Non permetterti di usare le metafore in malo modo con chi ne conosce il segreto. Sai bene che non è la tua arguzia, bensì il tono di rimprovero che usi nei miei confronti, a permetterti di zittirmi, quindi almeno non offendermi fingendoti acuto od acuta solo perché sfrutti i miei rari sensi di colpa
Noi chi siamo, noi chi siamo? Siamo merda! Siamo cibo! Dei ravioli! Sì. No. Siamo ravioli? No! Siamo la pasta che avanza quando premi il bicchiere sulla sfoglia ottenendo così i ravioli e i ritagli di pasta che poi vengono rimpastati, matterellati e poi vengono di nuovo sfogliati. Premi il bicchiere e fai altri ravioli con la pasta di avanzo: comunque la vedi rimane sempre uno scarto che prendi, reimpasti, ristendi e ritagli. Altri ravioli finché gli avanzi sono troppo pochi per fare anche solo un raviolo: allora la pasta che avanza la mangi cruda oppure la butti nella spazzatura. Io sono lì nel tuo stomaco, indigeribile, perché non raviolabile, oppure fra gli scarti, degradabile. Mentre gli altri sono in pentola, allegri, incontreranno il sugo, lo stomaco, io solo succhi gastrici che non mi digeriscono bene oppure gli avanzi delle precedenti cene
Paragoni, metafore: siamo come degli atomi rotanti con attorno molecole che compongono gli elementi. Sì, siamo elementi: ferro, pietra, vetro, legno. Siamo bicchieri, posate, tavolo, tovaglia [incomprensibile] da sette milioni di parsec [incomprensibile] paragoni [incomprensibile] ci sarà sempre qualcosa [incomprensibile] metafore, fino a farti rendere conto che, quando metaforizzi, non fai altro che creare un universo parallelo, in cui potresti essere presente anche tu mentre pronunci una metafora. Come, non lo sapevi?