Uochi Toki
Senza Titolo 2
Gelati, gelati, gelati, gelati, gelati! Televisione: molte pubblicità di gelati. I pubblicitari abbinano la concezione di un piacere inesistente ad uno stecco ricoperto di polvere reidratata e croste più o meno rugose al gusto di nocciuola e ciuoccolato, sbattono dentro quattro stronzi che rappresentano i tipi più canonici di essere umano, perfino una ragazza che simula orgasmi a tutto spiano solo perché morde un viscidume appiccicoso sotto un croccante strato di merda secca variegata di piccione. Terrificante: infatti adesso nessun film dell’orrore fa veramente paura, ed io vomito sentendo parlare di Cornetto. Adoro il panino con le frattaglie in salsa verde. Nessuno mi capisce. Chi dice “fotti il sistema” ha in mente di fare gli stessi errori di coloro contro cui lotta

(Noooo!)

Una volta raggiunta la vetta, pubblicizzeranno il Cornetto Nuovo Ordine, un morbido ripieno di libertà, supportato da croccante granella di ideali, e tutti lo mangeranno sentendosi liberi, sarò di nuovo costretto a fare uscire il cibo dalla bocca, avrò di nuovo la conferma di essere stato creato per apprezzare quello che a nessuno piace: “ma dai, non sarà mica vero, non ci credo che la pensi davvero così, puoi avere un’opinione diversa ma fino a un certo punto, sei fatto di carne anche tu”
Anche tu, anche tu, anche tu: vi prego, non pronunciate quelle due parole riferendovi a me, non è che prima mi escludete, poi mi accludete, poi mi riescludete, poi riaccludete, poi mi ririescludete, poi mi ririaccludete, e poi basta perché ho capito che sto da solo col mio disgusto per i gelati e per le speculazioni su Matrix. Siete contenti, eh? Adesso siete contenti! Avete rovinato qualcosa che era già rovinato

Anche voi che mi guardate con interesse, credete in me come nella punta di un iceberg: chissà quali risorse da sotto spunteranno fuori un giorno, ma io detesto le metafore! Non sono un pezzo di ghiaccio enorme immerso nel Polo Nord! Io aspetto. Sono bravo solo in questo, non prendo parte, regredisco per sostenere un discorso con persone che non mi capiscono: voi. Ed è così, un allegro ragazzo incerto che cela un ripieno di [rumore] tra due biscotti di pasta frolla ricoperti di crema al cacao magro. Ormai sazio dei vostri respiri, sogno città con pochi incontri e individui. Nei luoghi d’incontro la gente socializza, un trionfo di risate e musica alta, “ti offro una birra”, “hai visto quella? La notte mi accarezza”, “ci vediamo da Mario alla festa sulla spiaggia”, sì, tu aspettami! Io certe notti dormo, cerco di tornare a casa il più presto che posso perché ho sonno, cazzo! Se per caso mi trovi nel gruppo dici “stronzo, tante belle parole sul distacco e poi eccoti qui, anche tu sei una parte del tutto!” Ah, sagace, sì, sagace! Mi mancava proprio un cervellone come te che mi spiegasse cosa è la contraddizione: di gente che mi dice cosa devo fare non ce n’è abbastanza ancora, quando scrivo devo regredire, perché il livello superiore nel mio caso è non avere un’opinione